La tradizione vitivinicola della famiglia d’Alfonso Del Sordo risale al 1800, quando alcuni membri della famiglia, appassionati agricoltori, diedero inizio alla coltivazione della vite nelle tenute di famiglia situate nell’agro di San Severo : Il barone Antonio Del Sordo che aveva destinato alla coltura della vite una parte dei suoi possedimenti situati nei territori di San Severo e Lucera e Ludovico D’Alfonso, viticoltore appassionato, che già a quei tempi sceglieva le uve migliori dei suoi vigneti e le vinificava nei sotterranei della sua abitazione.
Per assicurare la continuità del casato agli inizi del 1900 Giovanni Del Sordo, figlio di Antonio, non avendo discendenti, decideva di adottare Felice D’Alfonso, figlio di Ludovico: Nasceva così la famiglia D’Alfonso Del Sordo.
Nella seconda metà del 1900 Antonio D’Alfonso Del Sordo, figlio primogenito di Felice, costituisce una società, ponendo le basi per una espansione commerciale dell’azienda di famiglia decidendo, inoltre, di costruire un grande stabilimento vinicolo nel cuore delle sue tenute, e trasferire l’attività di trasformazione, invecchiamento e imbottigliamento del vino ancora esercitata, seguendo la tradizione di famiglia, nelle cantine del centro di San Severo, nella più comoda tenuta “Coppanetta”, in contrada Sant’Antonino da Piede.
Nel 1993, dopo la prematura scomparsa di Antonio , in un tragico incidente aereo, la gestione dell’azienda passa a Gianfelice D’Alfonso Del Sordo, che, insieme alla moglie Celeste, continua ad investire risorse ed energie per la promozione dei vini D’Alfonso Del Sordo su vari mercati esteri dove il marchio non era ancora presente. Inoltre grazie alla collaborazione di affermati enologi come Severino Garofano e Luigi Moio, caratterizza sempre di più la qualità dei vini prodotti dall’azienda e inizia la valorizzazione dei due più importanti vitigni “autoctoni” della Puglia settentrionale: il “Bombino bianco” ed il “Nero di Troia”.
In particolare, ricordando gli sforzi che suo padre aveva affrontato verso la fine degli anni settanta per reperire un clone particolare di questo vitigno, nel febbraio del 2002 conclude con l’Università di Foggia, una convenzione per invogliare gli studiosi della facoltà di agraria a valutare e studiare le potenzialità del Nero di Troia.
Intuizione che si rivelerà vincente visto che, dalle prime vinificazioni in purezza di Uva di Troia o Nero di Troia, oggi molte sono le cantine che hanno deciso di dedicare uno o più vini proprio a questa varietà.
Situata ai piedi del promontorio Garganico, la tenuta “Coppanetta” di circa 30 Ha – 25 coltivati a vigneto , è il cuore pulsante delle nostre produzioni.
I vigneti di questa tenuta , alcuni di oltre 40 anni, sorgono su terreni calcarei ed argillosi ideali per la coltivazione di vitigni come il Bombino bianco ed il Moscato.
Qui è ubicato il centro aziendale, dove sorgono la Cantina per la vinificazione e la cantina per l’imbottigliamento. Nella cantina di vinificazione tutte le uve, provenienti esclusivamente dai vigneti di proprietà di Gianfelice D’Alfonso Del Sordo, sono lavorate secondo le tecnologie più moderne.
Per i vini bianchi viene eseguita la pressatura soffice delle uve e una fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio termocondizionati, con l’ausilio di lieviti selezionati. Per i vini rossi viene eseguito un attento e delicato controllo della raccolta delle uve, tutta manuale, per garantire l’integrità degli acini, cui segue un diraspamento ed una lunga macerazione, la cui durata varia a seconda della tipologia delle uve.
Nei sotterranei della cantina di imbottigliamento, destinati all’affinamento dei vini, sono collocate botti e barriques in legno di rovere. Tutte le fasi di preparazione dei vini, dalla vinificazione all’affinamento, sino all’imbottigliamento, sono controllate quotidianamente mediante analisi effettuate dal laboratorio interno.
Nella tenuta Coppanetta, dove sorge il centro aziendale, i vigneti sono esposti a Nord, a circa ottanta metri sul livello del mare su di un terreno argilloso-calcareo, e certificati sia con la Denominazione di Origine Controllata “San Severo” che con la Indicazione Geografica Tipica “Daunia”.
In questa tenuta sono allevate le varietà di Trebbiano, Bombino Bianco, Malvasia e Moscato, per le uve bianche e di Montepulciano e Uva di Troia, per le uve nere.
Nella tenuta Cotinone, che si trova a qualche chilometro dalla prima in una zona semi-pianeggiante, sono allevate le varietà Bombino Bianco, Verdeca e Sangiovese certificate con la Indicazione Geografica Tipica “Daunia” e dal 2002 anche Chardonnay e Sauvignon Blanc, Merlot e Uva di Troia.
I terreni sono a composizione argillosa-sabbiosa-calcarea, esposti a Nord-Ovest, e situati a circa centoventi metri sul livello del mare.